Il documento considera tutte le esigenze all’ordine del giorno nella FINANZA INTERNAZIONALE:

  • Elevata supervisione e regolamentazione delle società finanziarie;
  • Completa regolamentazione dei mercati finanziari;
  • Protezione dei consumatori e degli investitori dagli abusi di mercato;
  • Introduzione degli strumenti necessari al Governo americano per gestire efficacemente la crisi finanziaria;
  • Innalzamento degli standard regolamentari e miglioramento della cooperazione internazionale.

e nelle INVESTOR RELATIONS:

  • Regolamentazione e reportistica degli emolumenti al top management;
  • Registrazione e reportistica degli hedge fund;
  • Armonizzazione della normativa per i titoli azionari e i derivati, con imposizione di una scadenza (30 settembre 2009) alla SEC e al CFTC per la sottomissione al Governo di raccomandazioni congiunte.

Ora spetta al Congresso americano approvare la riforma. All’orizzonte si prefigura una battaglia legislativa.

I richiami a interventi del legislatore provengono, infatti, da più parti. Tra questi vi è lo “Shareholder Empowerment Act of 2009“, un progetto di legge presentato lo scorso 12 giugno con l’obiettivo di emendare il “Securities Exchange Act” del 1934 in merito alle norme e agli standard per l’elezione dei membri del CdA nonchè ad alcuni requisiti per la definizione degli emolumenti dei vertici aziendali. 

Il Presidente Obama vuole aprire un dibattito costruttivo sui modi migliori per garantire che la riforma funzioni tanto per le aziende quanto per le famiglie.

Recentemente si è espresso anche Duncan Niederauer, Presidente del Gruppo NYSE Euronext, in una lettera al Financial Times (pubblicata il 15 giugno 2009).

A suo avviso, la nuova architettura regolamentare deve considerare i seguenti quattro aspetti.

  • La protezione degli investitori e il recupero della loro fiducia.
  • La supervisione dei mercati deve essere razionalizzata e armonizzata, a partire dal consolidamento della regolamentazione bancaria.
  • I mercati finanziari globali sono ormai privi di confine e le autorità di vigilanza americane devono coordinarsi con le loro controparti nel mondo. Questo potrebbe essere risolto istituendo il Financial Stability Board, raccomandato dal Presidente Obama e dal Gruppo dei 20.
  • Il nuovo sistema deve portare alla luce gli strumenti finanziari complessi: ciò che non può essere visto non può essere efficacemente regolato.

Il nuovo quadro normativo dovrà tradursi in una regolamentazione efficace, non in una sovra-regolamentazione.

Un’azione normativa e regolamentare eccessiva potrebbe avere conseguenze opposte a quelle auspicate, limitando l’accesso ai mercati dei capitali, bloccando l’energia imprenditoriale necessaria al recupero dell’economia e spingendo persone e aziende a guardare oltreoceano.