Enronite: un’epidemia che sta diffondendosi nei  mercati finanziari mondiali causata dalla cupidigia di singoli individui e da un’imperdonabile negligenza imprenditoriale. Le persone colpite dal morbo mostrano sintomi di cinismo nei confronti degli advisors finanziari, delle imprese e dei loro funzionari, del lavoro di revisione dei conti e di auditing e di chiunque sia stato incaricato di proteggere i loro interessi finanziari.
Gli Stati Uniti, ai giorni nostri  soffrono nel peggior modo di Enronite. Non era mai successo dall’inizio del 20esimo secolo, al tempo della Grande Recessione, che il pubblico in generale fosse cosi’ disilluso dagli imprenditori americani, dal governo e da coloro che erano visti come i “protettori” dei loro interessi.
Lo  scandalo Enron ha creato un’ondata di inchieste in tutti i settori degli affari e nel mondo della politica. Bilanci, fondi pensionistici,  politici, direzioni aziendali …. Una lista lunghissima.  Mentre sorgono molti  quesiti   e per  alcuni di essi si sta cercando di trovare risposte, rimane  l’interrogativo principale :  “chi finira’ dietro le sbarre?” Gli abusi di fiducia sono stati di tale gravita’ che non ci sono dubbi sulla necessita’ di  una riforma del sistema, ma prima di tutto viene chiesto un risarcimento.
Mentre migliaia di documenti impilati  in una  stanza di Capitol Hill sono sottoposti ad esame nel tentativo di stabilire chi siano i colpevoli delle frodi,  vengono alla luce  problemi piu’ importanti e di vecchia data. Tra i piu’ difficili da risolvere  sono la riforma  dei modelli di gestione attualmente in uso ed i regolamenti standard delle revisioni dei conti, ma la migliore cura per debellare “l’eronite” e’ una soluzione efficiente e rapida.

Gestione Imprenditoriale
Lo scandalo Enron ha evidenziato  soprattutto la mediocrita’ diffusa nella direzione delle imprese americane. Un  esempio  tipico della cecita’  o della mancanza di responsabilita’ etica o morale degli alti dirigenti e’ il consenso ad operazioni discutibili a discapito dell’impresa, dei dipendenti e degli azionisti con il solo scopo di arricchire se stessi. Subito dopo il crollo della Enron e’ sorto il dubbio che altre imprese si fossero comportate nello stesso modo. Quali misure si possono adottare per bloccare la corruzione?
1)    Revisione alla struttura dei Board (consigli di amministrazione)
Il ruolo principale di un consiglio di amministrazione consiste in una leadership al di sopra delle parti  e nella guida dell’impresa. Il suo compito e’ di controllare l’andamento per evitare cio’ che si e’ verificato alla Enron.
Tanto per cominciare si dovrebbero definire meglio i ruoli del consiglio stesso e assicurarsi che i suoi membri siano davvero intransigenti ed indipendenti in grado di svolgere onestamente il loro mandato.
2) Auditors (revisori dei conti)
Da tempo non e’ ben definito il confine tra accounting e auditing (compilazione dei bilanci e revisione dei conti). Il modo migliore per garantire l’esattezza di entrambe le funzioni e’ il seguente: se sono svolte  all’interno dell’impresa, e’ dare loro poteri ed autonomia nella correzione degli abusi. Se sono affidate ad organizzazioni  all’esterno, deve esserci obiettivita’ e la supervisione da  parte di un’entita’ piu’ in alto per prevenire conflitti di interesse e garantire che quanto da loro rilevato non possa essere messo in discussione dall’impresa stessa.                                                              
3) Retribuzioni ai dirigenti
E’ ridicolmente imbarazzante. E’ una consuetudine consolidata che le retribuzioni siano decise in base ai risultati dell’impresa (da cui dipende l’andamento dei suoi titoli azionari) per incentivare i dipendenti a dare il meglio di se stessi.  Di conseguenza gran partwe dei compensi, soprattutto quello degli alti dirigenti e’ legato alle quotazioni delle azioni e da cio’ scaturisce  la tentazione di manipolare i risultati aziendali.
Riforma dell’Accounting e dell’Auditing
Per anni negli Stati Uniti e’ stato insegnato il GAAP ed e’ stato chiesto di adottarlo  a tutte le imprese quotate sul mercato. Invece in Europa sono utilizzati gli standard IAS che vengono ora considerati “adeguati globalmente” perche’ si concentrano  piu’ sulla sostanza che sulla forma. I problemi sono semplici: negli Stati Uniti, in gran parte la professione di revisore dei conti, ad eccezione forse per il settore delle case di brocheraggio, per anni non e’ stata sottoposta a  regole precise. Pertanto  un revisore dei conti  non  e’ penalizzato  per un suo giudizio sbagliato. E’ evidente che possano sorgere  casi di conflitti di interesse quando si tratta di stabilire  la trasparenza (o meno) dei bilanci di un’impresa. Si  hanno ripercussioni sull’andamento dei titoli e dei dividendi, sull’opinione  degli investitori ed sui mercati finanziari, che operano in base ad informazioni non esatte. Riassumendo, e’ necessario stabilire procedure per la compilazione dei bilanci che non siano facilmente raggirate e adottare meccanismi per garantire trasparenza ed esattezza dei dati stessi. Non e’ inutile ribadire ancora una volta  che i revisori devono essere affidabili.
Per quanto riguarda gli effetti che questi problemi e le riforme possibili avrebbero su coloro che si occupano di relazioni con gli investitori si puo’ affermare quanto segue: Ora piu’ che mai gli IRO devono rendersi conto della vulnerabilita’ della loro posizione se non conoscono adeguatamente la finanza. I messaggeri potrebbero trasformarsi in capro espiatorio.
 Nel migliore dei casi, le riforme che si attendono, se saranno adottate, potrebbe essere una semplificazione di alcuni  regolamenti che diventerebbero meno complessi e piu’ concreti quindi  piu’ facili da capire e da seguire. Nel peggiore dei casi richiederanno maggiori sforzi di apprendimento per gli IRO, pero’ l’incentivo per impegnarsi in cio’ e’ il raggiungimento di una professionalita’ che protegge la propria reputazione e carriera sul lungo periodo.

Claudia Volpi
IR TOP
US Representative