“La comunicazione aziendale non solo diffonde il valore creato rendendolo percepibile al mercato ma può e deve essa stessa contribuire alla creazione di valore” ( L. Guatri).

Il saperla gestire diventa una nuova capacità distintiva dell’azienda generatrice di valore.

Internet non rappresenta un nuovo strumento di comunicazione o un nuovo media e nemmeno solo un’espressione economica dell’innovazione tecnologica: essa è una vera e propria rivoluzione.

L’avvento di internet e delle nuove tecnologie ha permesso un potenziamento dei flussi informativi lungo 4 dimensioni: qualitativa, quantitativa, spaziale e temporale (Quaglia 2001).

Dal punto di vista quantitativo, la gestione elettronica centralizzata delle informazioni facilita l’accesso ad ampie masse di dati. L’azienda può inserire non soltanto i dati finanziari riferiti all’ultimo bilancio ma potrebbero trovare esposizione, su diretta richiesta dell’utente, anche i bilanci di n-esercizi (o comunque altri documenti quali relazioni infrannuali, ecc.) precedenti, con relative comparazioni a dati più recenti. L’utente può approfondire la sua conoscenza richiedendo informazioni più dettagliate su determinate operazioni. Inoltre, attraverso la “gestione orizzontale dell’informazione” si può prospettare all’utente la possibilità di consultare anche dati riferiti ad altre aziende, magari competitor o di leggere dati settoriali o scenari macro-economici di riferimento.

“Obiettivo di Jumpy è diventare leader nel settore della fornitura di contenuti puntando su una innovativa navigazione orizzontale che consente all’utente interessato ad un determinato argomento di raggiungere con un solo Click tutte le informazioni e i servizi relativi all’argomento in questione”


M. Armanini CEO di Jumpy spa

Sotto il profilo qualitativo si possono utilizzare tecnologie multimediali come file audio o steamming video di presentazione di road-show, di incontri con gli analisti o soluzione di business intelligence che rendono possibili rielaborazioni on line di dati forniti, riducono notevolmente la differenza tra comunicazione diretta ed indiretta ed accrescono il potenziale conoscitivo delle informazioni trasmesse.

Inoltre il destinatario può leggere di un comunicato soltanto gli aspetti di suo più diretto interesse tramite apposita ricerca. L’informazione diventa più selettiva rispetto a quella ottenuta tramite mezzi tradizionali di comunicazione, permettendo una lettura non sequenziale ma profilata. E’ possibile che l’informazione sia resa disponibile sul canale Internet non a tutti gli utenti ma solo a certe categorie pre-autorizzate attraverso password di accesso per particolari tipologie di dati. Ad esempio, determinate pagine potrebbero essere consultabili solo dagli azionisti della società (lettera degli azionisti, ecc.); altre da analisti finanziari. Con queste opzioni il canale Internet può essere interpretato come un canale ove i flussi di comunicazione possono variare in base all’utente, stabilendo diversi gradi di intensità in funzione del rapporto che lega il soggetto richiedente informazioni con la società emittente.

“Ci siamo accorti per primi delle potenzialità che poteva avere la valorizzazione dei contenuti di un quotidiano come Repubblica, compreso l’integrazione di contenuti diversi con quelli, per esempio, delle radio controllate dal gruppo…”

P. Del Pino Amministratore Delegato di Kataweb

In merito alla dimensione spaziale, l’impatto di queste tecnologie è impressionante. Si può parlare a pieno titolo di un “mondo digitale” dove non esistono barriere e le informazioni sono raggiungibili “anytime, anywhere, on anydevice”. Da questo punto di vista la gestione multilingua delle informazioni o la presentazione del bilancio secondo diversi set di principi contabili, consente di sfruttare appieno le potenzialità comunicative di Internet in un contesto globale

Per quanto riguarda infine la dimensione temporale, l’innovazione indotta da Internet è veramente rilevante. Con una corretta ed efficiente gestione della “supply chain dell’informazione” l’azienda può rendere disponibile agli stakeholder qualsiasi informazione dal momento stesso in cui viene prodotta, ovvero inserita nel sistema informativo. Quindi, da una parte si può percepire la possibilità di avere la massima tempestività nell’acquisire i classici documenti (bilanci, relazioni infrannuali, avvisi su fatti rilevanti, ecc.), ma dall’altra si apre addirittura lo scenario nel quale l’azienda può consentire l’accesso di un qualsiasi utente al proprio database in modalità “self service”.

In conclusione, grazie alle potenzialità in termini di tempestività, interattività, completezza e qualità dei dati, il canale web potrebbe ben prestarsi alla comunicazione economico-finanziaria da parte delle società emittenti, modificando la tradizionale distinzione tra canale diretto e indiretto di comunicazione (Bertinetti, 1997; Corvi, 1997). Gli utenti professionali (analisti finanziari, investitori istituzionali, ecc.) troverebbero nella completezza informativa, nella tempestività dei dati e nella velocità di ricerca supporti importanti per il proprio lavoro. Il “pubblico” sarebbe indubbiamente facilitato non solo nella ricerca e nella rapida acquisizione di dati altrimenti difficili da recuperare, ma anche dalla possibilità di interagire direttamente con la funzione di investor relations.

Christian Traviglia Partner IRTop