In un mercato in forte perdita CDC ha registrato performance decisamente diverse di concorrenti. A cosa è dovuta la Vostra overperformance?

Nell’ultimo biennio CDC è riuscita a consolidare le proprie quote di mercato nei segmenti sui quali ha storicamente una posizione di leadership (consumer e SoHo), andando contestualmente a conquistare nuovi clienti sui segmenti della pubblica amministrazione e dello small busines dove ha rapidamente raggiunto rilevanti quote di mercato. Per il prossimo triennio contiamo di arrivare a coprire in maniera sistematica anche il segmento large corporate, che in valore costituisce quasi il 30% del mercato del PC italiano.
Grazie a tale strategia abbiamo sovraperformato il mercato: CDC archivierà il 2003 con ricavi consolidati superiori a 550 milioni di euro, in crescita di circa il 15% rispetto allo scorso esercizio, a confronto con un mercato di riferimento, in calo nello stesso periodo di circa il 10%.

I value driver del mercato italiano dell’IT e le sfide future di questo settore.
Il settore sta attraversando una fase di forte selezione, dalla quale emergeranno pochi player consolidati, capaci di differenziarsi su aspetti realmente distintivi (si veda per CDC l’integrazione a valle con il controllo delle catene di vendita e la differenziazione della politica commerciale realizzata attraverso l’affiancamento ai prodotti dei vendor di articoli own brand).

Ritiene che le politiche di concentrazione in questo settore siano una valida scelta strategica?
In un mercato maturo come l’IT è naturale che vi siano processi di concentrazione. CDC durante l’esercizio 2002 si è focalizzata sull’acquisizione di piccole società (Armonia Computers, Test, Computer Discount S.r.l., Mactronics Technology S.r.l.) che si integravano naturalmente e con bassi costi di ristrutturazione nel proprio business model.

Quale è il Vostro modello di business ed in cosa si differenzia rispetto ai maggiori competitors?
La nostra società viene spesso erroneamente definita un distributore. In realtà CDC presenta un business model unico, caratterizzato dall’integrazione lungo l’intera catena del valore, dalla produzione alla logistica, alla distribuzione, fino alla vendita retail. Circa il 40% delle vendite sono realizzate attraverso i punti vendita delle catene retail (Computer Discount e Compy), mentre il 30% dei ricavi è costituito dalla vendita di prodotti a marchio proprio (CDC, Dex, Laris, Compy, Cybermate), assemblati presso lo stabilimento della controllata Micronica.
L’attività di distribuzione, che pure è importante costituendo circa il 50% dei nostri ricavi, viene realizzata prevalentemente attraverso la formula Cash & Carry (26 punti vendita tutti di proprietà a copertura omogenea del territorio italiano), focalizzata su dealer e Var di piccole e medie dimensioni, attivi sui segmenti Soho e Small Business

Su quale delle vostre Business Unit state investendo maggiormente?
Nell’ultimo triennio CDC ha effettuato investimenti significativi nell’efficienza di logistica e produzione. Abbiamo uno degli impianti di logistica più efficienti a livello europeo, con una capacità di spedire fino a 10.000 colli per ora. Nel prossimo triennio il programma degli investimenti sarà focalizzato sul consolidamento della rete di vendita e lo sviluppo di una gamma di prodotti professionali a marchio CDC destinati al mercato business.

Quali Target giocano un ruolo fondamentale nel mercato IT?
Qualità dei prodotti a marchio proprio, capacità di fornire assistenza e soluzioni su misura ed in generale orientamento al cliente sono i fattori critici di successo di un mercato sempre più esigente e selettivo.

 
Elena Giordano
ha intervistato Alessandro Fabbroni, Investor Relation Manager CDC